Piano editoriale per un canale Youtube: alcuni spunti

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video non possono più essere considerati il futuro della comunicazione ma il presente: è per questo motivo che un piano editoriale per un canale Youtube è da ritenersi fondamentale nell’ambito di una strategia di video marketing efficace. Ma quali sono gli elementi che decretano il successo su Youtube? Una loro analisi è fondamentale prima di iniziare, anche per capire in che modo deve essere impostato il lavoro. Di sicuro, la regolarità delle pubblicazioni è uno dei fattori decisivi da questo punto di vista: una cadenza settimanale può essere un buon punto di partenza per attirare pubblico e il target a cui si mira, più o meno ampio.

La quantità, però, non serve se non è abbinata alla qualità: in altri termini, i contenuti che vengono prodotti devono essere stimolanti e invitare le persone a guardarli. L’originalità delle idee è molto importante in questo senso, ma non ci si può affidare al caso. L’improvvisazione non garantisce mai risultati: occorre, invece, una programmazione meticolosa. Proprio per questo motivo ci si deve servire di un piano editoriale, tenendo presente che gli utenti su Youtube si mettono in cerca soprattutto di notizie, di intrattenimento, di tutorial, di contenuti esclusivi e di recensioni su prodotti che hanno in mente di comprare.

Un canale Youtube per raggiungere numeri significativi non può fare a meno di un piano editoriale: insomma, il problema non è tanto aprire il canale o riuscire a gestirlo, visto che le procedure da mettere in atto sotto questo aspetto sono veloci e facili, quando raggiungere la massima efficacia. Un approccio strategico richiede, allora, attenzione e creatività: il che vuol dire, tra l’altro, personalizzare la pagina e modificarla ad hoc in modo tale che risulti ben riconoscibile, e ovviamente in linea con il messaggio che si vuol trasmettere. Se si tratta del canale Youtube di un’azienda, per esempio, si può pensare di inserire una sua descrizione e il logo.

Un piano editoriale può essere declinato in tanti modi differenti, ma in qualsiasi caso c’è bisogno di un calendario generale, grazie a cui è possibile mantenere il focus sugli argomenti principali. Con un calendario si definiscono i contenuti che devono essere pubblicati, ma è bene non dimenticarsi di aggiornarlo: esso dovrebbe essere rivisto più o meno ogni 5 o 6 mesi, non solo per programmare i contenuti nuovi, ma anche per verificare quali risultati sono stati raggiunti con i contenuti vecchi, misurando le reazioni degli utenti. Inoltre, qualunque sia il piano editoriale che si ha in mente di stilare, è spesso utile provare a vestire i panni del target a cui ci si vuol rivolgere.

Un altro esempio di piano editoriale può essere identificato in quello che viene definito come calendario di distribuzione: dopo che i video sono stati caricati su Youtube, è indispensabile favorirne la diffusione attraverso i social media, ma anche tramite strumenti più tradizionali come le newsletter e i messaggi di posta elettronica. Nel piano occorre individuare le date di pubblicazione e i relativi orari, ricordando che ogni social ha delle prerogative specifiche e, pertanto, deve essere sfruttato in maniera differente rispetto agli altri.

Il calendario dei contenuti è, infine, una terza idea che si può valutare per un piano editoriale su Youtube. I video che vengono caricati sulla piattaforma, infatti, possono essere declinati in forme differenti: tutorial o video emozionali, webinar o video virali, conferenze o video corporate, e così via. A seconda degli obiettivi da raggiungere, si può optare di volta in volta su questa o quella soluzione, ma è evidente che si tratta di una decisione che deve essere presa con un certo anticipo. Infine, un ultimo suggerimento: mai sottovalutare il valore e l’importanza di un titolo.