Perché ho bisogno di un SEO freelance nel 2017?
Sempre più webmaster o blogger, dopo aver investito tempo e denaro per realizzare un sito graficamente e contenutisticamente accettabile, si ritrovano nella spiacevole situazione di non veder valorizzati i propri sforzi in termini di SERP. Per SERP (acronimo di Search Engine Result Page ‘Pagina dei Risultati del Motore di Ricerca’) si intende la posizione che viene assegnata da Google al mio sito dopo una ricerca mirata: se ad esempio sono il titolare di una libreria di Torino specializzata in testi fantasy ed il mio sito non appare fra i primi dieci risultati Google a seguito di una ricerca con le stringhe “libri fantasy Torino”, vuol dire che ho un problema di SERP.
Si sa che oggi il ramo delle vendite online è importante almeno quanto quello della vendita diretta; quindi per migliorare la mia posizione a seguito di una ricerca online dovrò fare attenzione a tutti quei trucchi SEO che permetteranno al mio e-store di scalare le classifiche di posizionamento. Certo, posso mettermi di buona lena e imparare piano piano i segreti del mestiere, ma la scelta più sensata è sicuramente quella di affidarmi ad un professionista freelance del settore. A questo punto, qualcuno dei nostri lettori si chiederà: “perché ho bisogno di un SEO freelance nel 2017?” La risposta potrebbe essere più ovvia di quel che sembra. Vediamo il perché.
La professionalità non è un dettaglio
Avendo passato una parte considerevole del suo tempo a formarsi nel settore, un esperto SEO ne sa sicuramente più di me in quanto a posizionamento sui motori di ricerca, link building, call to action, keyword, meta-description ed altri aspetti specifici della materia. In altre parole, lo specialist ha sviluppato un know-how che io non ho e, in virtù di ciò, sa fare cose che io nemmeno immaginavo fossero possibili. Il SEO specialist, inoltre, non commetterà gli errori da principiante nei quali io potrei incappere a causa della mia poca dimestichezza nel settore. Un conto è non riuscire a crescere, un conto è fare più danno che bene, una divergenza di prospettive che solo uno specialista sa come affrontare. È un po’ come quando ci si autodiagnostica un male incurabile con Wikipedia: ne vale davvero la pena, se poi andando a colloquio con un vero medico mi dirà che devo solo dormire di più?
I freelance, una risorsa per tutti
Nell’800 i primi freelance erano guerrieri mercenari che, a differenza di questi ultimi, prendevano commesse solo se queste rispettavano il loro codice etico. Oggi la parola ha ovviamente esteso il suo significato a ben altri fronti, ma il senso non è molto diverso. Un SEO freelance, a differenza di uno assunto a tempo indeterminato, ti offre due vantaggi enormi. Il primo, è quello di non avere un dipendente a libro paga, con tutti i rallentamenti burocratici che questo comporta; il secondo sta nel fatto che un freelance si presuppone che abbia maturato una certa esperienza lavorando per i committenti più disparati, pertanto sarà sicuramente più smaliziato di chi ha avuto a che fare sempre con lo stesso datore di lavoro.
Attenzione, questo non vuol dire che sia giusto cambiarne uno ogni settimana, al contrario: è giusto guardarsi in torno finché non si trova il professionista giusto con cui collaborare, per poi tenerselo stretto garantendogli commissioni e compensi adeguati.
Lasciarsi scappare un freelance capace e onesto potrebbe voler dire trovare solo futuri mercenari.
Nel 2017 un sito web è sempre più simile ad un complicato orologio fatto a mano: soltanto selezionando gli ingranaggi di maggior pregio sarà possibile renderlo il gioiello dei nostri desideri.