Facebook non è morto!

“Facebook è in declino” “Facebook è in crisi” Ma è davvero così? No, Facebook non è morto è più vivo che mai. Il nostro consiglio? Meglio valutare con cautela i proclami apocalittici che circolano sul conto del social network fondato da Mark Zuckerberg.

Il passaparola o il sentito dire inficiano una visione razionale e olistica del fenomeno e sono nemici del business. Invece i dati parlano chiaro, fugano ogni dubbio e rappresentano le fondamenta per creare una strategia di social media marketing efficace.

Sicuramente nel corso degli anni ci sono stati dei cambiamenti, oltre all’avvicendarsi di algoritmi, a mutare sono le abitudini degli utenti: il cambio di passo più evidente? Le persone sono diventate più attente alla condivisione delle informazioni personali e alla privacy. Soprattutto dopo lo scandalo di Facebook-Cambridge Analytica come ci spiega il Post dalle pagine del suo sito.

E che dire della fuga di teeneger da Facebook verso realtà più immediate, interattive e lontane dallo sguardo vigile e virtuale dei familiari. Gli adolescenti preferiscono sul serio YouTube, TikTok, Snapchat e Instagram?

Senza dimenticare le fake news che mistificano la realtà e influenzano preferenze elettorali. Questi inconvenienti hanno minato la fiducia nel social network? A quanto pare no.

ll social di Menlo Park continua ad avere vita lunga e i suoi numeri continuano a

essere impressionanti. A livello globale i suoi iscritti superano i due miliardi. Ma perché Facebook non è morto? Scopriamolo.

Facebook non lo usa più nessuno: falso

A confermarlo il Report Digital 2019 di We Are Social e Hootsuite sul modo di utilizzare i social in Italia. Dati alla mano, emerge un quadro chiaro: Facebook è tra i social più usati in assoluto con l’81% degli utenti e un +21% dal 2018. Si posiziona al terzo posto dopo l’app di messaggistica WhatsApp (81%; +25% dal 2018) e la piattaforma video YouTube (87%; +25% dal 2018). Il quarto posto spetta a Instagram (55%; +22% dal 2018).

Il colosso della Silicon Valley è in crescita, la fine di Facebook è lontana per il momento. Ma che età hanno gli iscritti a Facebook? L’età media è compresa tra i 25 e i 54 anni. Interessante osservare come nell’ultimo anno si è registrata un’impennata del segmento 65+. Mentre la fascia dei giovani tra i 13-17 anni conta il 2% degli utenti ma mostra segnali di ripresa, probabilmente attirata dall’engagement di Stories, video e pagine.

Appare chiaro che Il colosso della Silicon Valley è in costante in crescita e c’è spazio per tutti, soprattutto per le aziende che vogliono puntare sull’advertising impiegando gli strumenti messi a disposizione dal social network. Come fare pubblicità su Facebook senza errori? Leggete la piccola guida pubblicata su simonemomo.it.

Fare advertising su Facebook conviene

In Italia Facebook può contare su un’audience di 31 milioni di utenti attivi (sempre in base al report citato), una una platea molto consistente. Ecco perché conviene ancora investire in Facebook ADS. Soprattutto se si riesce a capire cosa amano fare le persone quando si muovono tra gruppi, pagine e newsfeed, quali sono i gusti e preferenze.

La tendenza è quella di usare la piattaforma in maniera più distaccata e professionale, si condividono meno post personali a favore di post divulgativi. Secondo lo studio italiani e Social Media pubblicato da Blogmeter, chi vive nel Belpaese condivide su Facebook momenti, si informa e legge recensioni.

Ciò significa che le aziende – in particolar modo le piccole e medie – possono intercettare potenziali clienti attraverso contenuti utili e autentici. Quindi investire in Facebook ADS con con una strategia precisa può portare a buoni risultati. Risultati che possono essere  raggiunti evitando gli sbagli più comuni.

In ogni caso, le statistiche raccolte da Blogmeter indicano che l’advertising su Facebook non è percepito come fastidioso, nè interruttivo. Anzi, gli utenti ritengono la pubblicità utile perchè allineata ai propri bisogni e interessi.

Questo aspetto per le aziende è un vantaggio da non trascurare: una targetizzazione ben fatta paga e con un minimo investimento se pensiamo al fatto che i costi per un’inserzione su Facebook sono più bassi di quelli dei media tradizionali.

In pratica, sfruttare Facebook ADS permette alle aziende restare competitive sul mercato e di promuovere prodotti con inserzioni personalizzate che si rivolgono un target definito ma ampio (che sulla piattaforma esprime in modo naturale i propri interessi).

Offrendo l’opportunità di realizzare una campagna Facebook impostando formati e obiettivi  in linea con i risultati da raggiungere e con il controllo in tempo reale delle prestazioni. Con questa risorsa potete raggiungere numerosi traguardi: dal brand awareness, all’acquisizione di lead, al traffico qualificato.

Facebook è una fonte di traffico e relazioni

Facebook rappresenta il volano per far conoscere la vostra attività personale o aziendale. Per questo motivo è molto importante curare il proprio personal branding e condividere contenuti rivolti a un certo tipo di target. Target che può essere definito e raggiunto inserendosi in conversazioni, gruppi e pagine.

Vi suggeriamo di curare al massimo le fonti, il tono di voce, anteprima dei post e link di riferimento al progetto verso cui veicolare traffico. Ad esempio, tramite Facebook – pagina aziendale o profilo personale – si possono aumentare le visite al sito web.

Perchè Facebook non è morto? Svolge ancora la sua funzione originaria: mettere in contatto le persone, offrendo l’opportunità di entrare in relazione con amici, parenti e soprattutto professionisti con cui iniziare a collaborare.