4 tendenze SEO per il 2017

seo 2017

Sta per finire il 2016,  facciamo il punto della situazione su ciò che quest’anno ha dato in fatto di SEO e ciò che ci aspetta per il prossimo anno:

  1. Il cellulare, presente e futuro

In molti predissero che il 2016 sarebbe stato l’anno del cellulare e non hanno fallito. Dopo aver battuto il computer come il dispositivo preferito per accedere a Internet, Google lo ha coronato facendolo diventare il re dei risultati di ricerca.

Oltre a cominciare a valutare in modo diverso a quelle pagine web “no responsive” nella SERP, Google ha iniziato a evidenziare nei loro risultati di ricerca le “pagine mobili accelerate” o Accelerated Mobile Pages (AMP), che come suggerisce il nome, sono pagine progettate per caricare il contenuto quasi istantaneamente su dispositivi mobili.

Dapprima nella sezione Notizie e ora in tutta la SERP, Google facilita all’utente la navigazione, indicandogli quali pagine web sono AMP, interferendo “senza volere” nella decisione dell’utente e premiando in qualche modo queste pagine ideate per i cellulari.

Senza dubbi nel 2017 le AMP si estenderanno e non si limiteranno ai siti web dei mezzi di comunicazione di massa, anche se prevediamo che il processo, come l’impiantazione del responsive, sarà lungo.

  1. L’esperienza dell’utente

Un’altra tendenza sulla bocca di tutti durante il 2016 continuerà a far parlare nel 2017. Il motivo? Google è sempre stata caratterizzata per il fatto di premiare quei siti web che pensano all’utente. Offrire all’utente il contenuto che sta cercando è il loro maggiore obiettivo e se è fatto in modo semplice e intuitivo, il premio viene raddoppiato e il posizionamento migliora.

Tra i fattori che si considera che più ne tiene conto per il SEO ci sono il tempo trascorso sul sito, la frequenza di rimbalzo (numero di persone che lasciano il sito dopo la prima interazione), il tempo di ricarica e il facile accesso ai contenuti. Detto con le parole di Manuel Pérez, SEO Manager di IEBSchool, ” Google desidera che tutte le web offrano all’utente un contenuto di alta qualità, facilitando l’accesso e offrendolo il più rapidamente possibile, in modo che l’esperienza sia soddisfacente.” E di tutti questi aspetti se ne occupa l’esperienza dell’utente (UX).

  1. Penguin 4.0

Da qualche mese si sta parlando dell’arrivo di Penguin 4.0 e anche se non c’è nessuna data precisa per la sua implementazione, gli esperti stimano che arriverà presto. Cosa significherà in materia di SEO?

Google Penguin è caratterizzato dal fatto che valorizza i collegamenti di qualità rispetto alla quantità per il posizionamento organico. Con il nuovo aggiornamento, Google intende perseguire in modo più efficiente le cattive pratiche in materia di linkbuilding, rilevando meglio e più velocemente quei siti che ricevono molti link in modo “misterioso” ma nessuno di qualità.

La grande promessa di Google per Penguin 4.0 è che il suo robot di monitoraggio analizzerà e indicizzerà in tempo reale le pagine web. Ciò significa che qualsiasi modifica al nostro sito web verrà rilevata nello stesso momento, senza aspettare diverse ore o giorni il passaggio del robot, come succede ora.

L’analisi in tempo reale che promette di Google può essere un vantaggio per risarcirci di qualsiasi errore che abbiamo commesso, ma è anche un’arma a doppio taglio perché dovremo stare ogni giorno più attenti ai nostri link in entrata ed essere più veloci a riparare gli errori, se non vogliamo perdere posizioni.

Ma certamente il miglior cambiamento che porterà Penguin 4.0 è la possibilità che la penalizzazione di Google in materia di SEO riguardi solo un URL e non l’intero dominio.

  1. Ricerche vocali

Quello che finora magari lo hai visto usare solo a tua madre, sarà una parte importante delle tendenze SEO per il prossimo anno. L’aumento delle ricerche vocali ha conferito un maggiore valore alla semantica per Google.

Pensa che una ricerca vocale include termini e espressioni più naturali di quelli che usiamo quando scriviamo. Quindi, nella barra di ricerca sicuramente scriveremo “dentista economico Milano”, ma se lo facciamo a voce, diremo “dove c’è una dentista economico a milano?”.

Ecco perché dobbiamo curare il vocabolario del contenuto del nostro sito web, con le espressioni e termini che Google può identificare per gli utenti che usano la ricerca vocale e, allo stesso tempo, includere le parole chiave.